19/02/18

Marina Pizzi, DAVANZALI DI PIETA', 2008 (STROFE 6-10)


["Great boulders" (Wicklow Mountains, 2016). Foto Rb]


6.

i castelli nelle isole

sanno rendere giustizia

allo stivale infangato

al bivacco della valle

al varco di sterminio.

Joséphine Baker era una patriota

contro il nazismo. qui finisce

un ritmo di venia verso il sogno

che nulla sa far di cambio. io preciso

la ronda affastellata in ogni truppa

senza il paciere di mosaico di lettere.



7.

in giro sotto le stoppie ha avuto il merito

di non bruciare vivo.

le donne lo seducono con un ardore

tragico. la malia del vuoto lo sostiene

al guinzaglio. lupo navigato senza astio

sistema lo zaino in un cespuglio ardente

senza la brace. nonostante il fato

è rimasto un ragazzo di zattera

per gazze ladrone che spogliano ladroni.



8.

nel balbettio la chela del disperso

il passaggio a livello del tormento.

toc toc il sasso della specie

il cielo vile il berretto dell’arresto

il toccasana all’uncino macellante.

nel lato d’io il pane avvelenato

legato dalla tonaca del boia

per la caligine vessante dentro gli occhi.



9.

l’acrobazia del sonno quando ne gemi

stazione sotto scorta di gran massi

arenoso sospiro di non devoto

viso del culmine in un cielo basso

squarciato spesso da una daga

senza trovarvi nemmeno la decenza

di un bel complotto atto ad invenzione

almeno di un aquilone stortignaccolo.



10.

con un gerundio di sasso l’elemosina

cordicella del dito fa resistere

strenue rupi nude cerimonie

in palio l’aquilone che non lontana

né sé né le celle di bagliore.

l’appena nuda crisalide dell’occhio

un io comanda fuso nano il tempo

divieto vieto vita a tutto tondo.


[Le strofe prima di queste sono nei numeri precedenti di Carte Allineate]