03/03/13

Angelo Pini, MAPPE DEL BUIO (16)

Delizia di  cadere si è un pò più morti, andiamo via  dall'ultima parola quando lascio il cadavere
del testo consumato fino alla fine

dalla bestia che stanca consuma nella direzione dei sogni per rifugiarsi nel volto della nuvola
un blu fra tanto blu è un anonimo sereno

disperso

al tempo stesso offuscato da qualcosa che presagisce un nero attanaglia il collo
d'altro intraducibile per gli occhi che spettatore muto scruta un paese senza porte

finestre che non dorme nella notte sembra un mare piatto bolle plasma e il punto
d'incontro dell'ombra con la luna rossa

la miseria della costruzione vedere sgombro il sacrificale dall'aura
un dove lontano

pur nominando l'assurdo

medicina dell'eclissi aveva mano libera per raggiungere il vuoto
lo stupore delle stelle riempiva la sete  la memoria dellla fame
rivelazione che nessuno vuole sapere tranne me come angelo ferito